14 aprile 2012

"Vento Dal Mare"

Andrew Wyeth, Vento dal mare, 1947



Mi piace il vento rappresentato nell' arte visiva. È come se in un'immagine si riuscisse a cogliere qualcosa che altrimenti non potrebbe essere afferrato. E questo quadro è meraviglioso, sento l'odore del mare, un profumo di cui spesso ho bisogno.
A volte lo percepisco, o forse lo immagino soltanto, eppure mi entra nelle narici un aroma di salsedine, e sto lì, ad inebriarmi, a cullarmi tra ricordi d'infanzia, quando appena arrivata a casa dei nonni, in quel posto sullo Ionio, la notte fremevo per l'imminente mattinata al mare e una volta lì correvo sulla sabbia, posavo rastrelli e secchiello e mi spalmavo la crema. E finalmente accadeva: assaporavo la temperatura dell'acqua con la punta dei piedi, sospiravo, respiravo più mare che potessi e mi tuffavo. Mi sentivo rinata, felice.
Ci stavo le ore in acqua, incurante delle rughe sui polpastrelli, nuotavo, mi immergevo, sognavo di essere un pesce, una sirena, una creatura fatta appositamente per quelle onde.
Tornavo a casa e sapevo di sale. Quell’odore mi impregnava i vestiti, i capelli. Quell’odore mi ha impregnato il cuore. E io lo respiro ancora, in questo quadro, così come in certe sere di Roma.

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