Fino a sette anni fa al Pigneto non avevo
mai messo piede. Poi tre anni fa lì è iniziata la mia breve, ma intensa
avventura radiofonica. Questa estate ci sono tornata spesso per passare le
serate fra amici, perché il Pigneto d’estate è bellissimo, caldo, accogliente,
popolare, come le cose che piacciono a me. Sarà forse per questo che, un po’
per piacere e un po’ per dovere, ultimamente il destino mi ci sta riportando
spesso in questo quadrante di Roma, così lontano dal mio e al contempo così
vicino, sempre Roma sud, sempre Roma, sempre casa.
E casa ormai è anche lo Sparwasser, un circolo Arci che propone
diverse forme di “socialità, cultura e mutualismo” e, aggiungo io, ottima
musica.
Il 1 marzo i ragazzi dello Sparwasser
hanno portato sul loro palco Amerigo Verardi, facendo un regalo grandissimo a
chi, come me, attendeva da tanto un suo ritorno a Roma.
Il cantautore brindisino si è esibito in
un quartetto composto da voce e chitarra, violino, basso, batteria e
percussioni, in un live durato circa due ore, caratterizzato da grandissima
abilità tecnica di tutti i musicisti e ottima presenza scenica, con un Verardi sinceramente
ispirato, per un’esibizione da ricordare e conservare nel cuore. Erano in
quattro sul palco, ma sembravano in quindici; le canzoni, ben oltre i sempre
meno canonici cinque minuti, sembravano contenerne al loro interno altre dieci,
per la varietà di suoni e per l’incredibile capacità di mescolare più registri
e sonorità all’interno dello stesso pezzo.
Tra un brano e l’altro, qualche parola,
qualche racconto riguardante i testi e la città di provenienza di Verardi e
dei suoi compagni di avventura, Brindisi, bella e martoriata dall’inquinamento
dell’industria che avvelena e uccide, come in tante altre parti d’Italia. Tanta
ironia, però, perché la leggerezza è il modo migliore per far penetrare la
pesantezza sconvolgente della realtà. Tanti suoni diversi, provenienti da più
parti del mondo, compresi e sintetizzati in quelli del Sud Italia, che
storicamente ha compreso e sintetizzato in sé tante culture e tante storie diverse.
Verardi ne ha reso intatta la caleidoscopica varietà, riportandone a chi c’era
tutta la bellezza e il calore.
Una grandissima esibizione per un artista
da conoscere e ascoltare con attenzione.
Non
perdete i prossimi live report della rubrica Roma città fritta – la musica live a Roma con Ilariafritta!
In
programma Ilariafritta ha:
14-03:
Iosonouncane+Paolo Angeli @Auditorium Parco della musica
15-03:
Katres@Lanificio 159
05-04:
Lucio Leoni@Auditorium Parco della Musica
06-04:
Cosmo@Atlantico