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Oggi, 17 febbraio, a partire dalle 19 la presentazione
del libro di Danilo Campanella, “Una famiglia per bene”, presso la panineria
Sfizihop (Piazza Puricelli, 14)
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Fino a qualche anno fa credevo che il
mio quartiere, noto come “La Buca”, non fosse altro che quattro strade con al
centro una piazza, qualche bar, la pizzeria, i supermercati che aprivano e
chiudevano a intervalli brevi e regolari, l’autobus che non passava mai e tutta
Roma intorno: un quartiere residenziale racchiuso fra due grandi arterie, Via
della Magliana e Via Portuense. La Buca, un posto talmente piccolo che
ho sempre sentito l’esigenza di vivere le mie uscite, le mie esperienze, le mie
conoscenze al di fuori di esso.
Poi quattro anni fa qualcosa è cambiato.
Ricordo distintamente quando ho visto per la prima volta la birreria Fermento Portuense: passeggiavo in
piazza, ero appena tornata dal lavoro e all’improvviso mi sono girata e ho
visto questo posto pieno di birre,
ma non birre qualunque, birre
artigianali, tra le migliori in circolazione.
Un raggio di sole, qualcosa di nuovo,
qualcosa di bello e da vivere persino sotto casa.
Mi sono fermata a parlare con Andrea Albanesi, il proprietario e
gestore, che subito mi ha raccontato di cosa si trattava e mi ha consigliato
una birra.
Lo scorso anno, poi, un’altra sorpresa
da parte di Andrea: accanto alla birreria ha aperto Sfizihop, una panineria che propone taglieri e panini con una
particolarità, le salse, che sono a base di luppolo. Anche i fornitori non sono da meno, il pane, infatti, è quello di Bonci, mentre i formaggi provengono dall'azienda La Riccia, un tradizionale caseificio in zona Maccarese.
E qualche sera fa, proprio da Sfizihop,
sono venuta a sapere di un evento molto interessante, la presentazione del
libro di Danilo Campanella, Una famiglia
per bene (David and Matthaus edizioni, 2016), presso la panineria, qualcosa
di inaudito, da che io ho memoria, nel piccolo quartiere in cui sono nata e
cresciuta.
Un quartiere abituato al tranquillo via
vai dei residenti, alle passeggiate coi cani, alle comitive che si ritrovano in
piazza, a quelli che passano le ore al bar, un quartiere del genere vedrà un
evento simile.
Quando l’ho saputo non ho potuto
nascondere l’entusiasmo: sogno da tempo che la cultura arrivi sotto casa.
Chi è Danilo Campanella? E che legame ha
con la Buca? Perché Andrea Albanesi ha pensato di ospitare la presentazione di
un libro nel suo locale? Queste e altre domande le ho fatte proprio ai
protagonisti di questa storia.
Danilo mi racconta che il suo “battesimo
del libro” è stato una pubblicazione del 2003, Sorammala, il bandito di Perda Liana (Taphros, 2003), che ha
scritto e illustrato. Dopo una breve carriera militare, ha studiato filosofia e
ha lavorato per aziende private. È poi diventato direttore e coordinatore di
collane editoriali ed è redattore di rubriche. Dopo alcuni saggi di storia è
passato alla narrativa e il noir Una
famiglia per bene è il suo secondo romanzo.
Danilo è nato alla Buca: «Il mio legame
con la Buca ( o "Valle Verde", come qualcuno più tradizionalista la
chiama) è dovuto al fatto che lì son nato e vivo, anche se, per più di dieci
anni, ho vissuto in Sardegna. Tornando a Roma, le mie amicizie si sono evolute
all'interno del mio lavoro e delle mie attività, piuttosto che nel quartiere.
Eppure, da quando c'è Andrea e i suoi due localini, la Buca si è aperta e ci si
conosce meglio. Fino a pochi anni fa era un quartiere di impiegati in pensione,
ora invece i giovani stanno uscendo fuori dal proprio palazzo e rimangono in
loco, altri, invece, affluiscono da altri quartieri. Questa è una cosa molto
positiva. Andrea sta sviluppando, poco a poco, un terreno culturale. Culturale
perché cultura è l'insieme di esperienze, tradizioni, conoscenze comuni. Anche
quest'intervista è il frutto di ciò, perché altrimenti non saremmo mai venuti
in contatto l'uno con l'altra. L'interesse culturale, appunto, è nato a partire
da questa serata. Questa è l'attività di "antropologia urbana" di Andrea
Albanesi, insieme imprenditoriale e culturale».
Per Andrea la Buca è un posto difficile
da descrivere, ma sicuramente particolare: «Sta a due passi da tutto – mi dice –
ma ci si vive come in un paesino». Aspetto, questo, che la rende «affascinante,
ma al contempo un po’ chiusa e non solo geograficamente». Il proprietario di
Fermento Portuense e Sfizihop vede nella Buca e nella sua piazza principale,
Piazza Puricelli, un potenziale di crescita «praticamente illimitato».
A questo punto gli chiedo anche quale
sia la sua idea di birreria e quali i suoi progetti per il futuro e lui mi
risponde che il suo beershop è soprattutto un luogo ricco di storie da
raccontare, «perché ogni birra e ogni avventore ha la sua storia». Di storie in
effetti ce ne sono molte, «sono ben 280 le etichette di birra artigianale
presenti nel locale, e il mio progetto per il futuro è lo stesso che porto
avanti da quattro anni: riuscire a spiegare a chiunque e nel modo più semplice
possibile che siamo ciò che mangiamo e beviamo, facendo capire la differenza
tra un prodotto artigianale ed uno industriale, imbottito di adulteranti e
conservanti chimici. Con i miei due locali riesco a dimostrare con i fatti ciò
che penso. L’alta qualità nel food&beverage è il futuro!».
E veniamo quindi a come nasce l’idea
della collaborazione tra Danilo Campanella e Andrea Albanesi.
«L’idea di collaborare con Andrea – mi
spiega Danilo – è nata dal fatto che lui sta proponendo il suo locale non solo
come luogo di bevute, ma come un luogo in cui trascorrere piacevolmente il
tempo e confrontarsi con le persone. Cultura della birra, cultura del gusto
sono le linee guida, ma perché non alzare un po’ il tiro, offrendo cultura tout
court? Così, dato che lui sapeva che sono uno scrittore, ci siamo confrontati
e, dopo molte serate a tema proposte alla sua clientela, ha immaginato di
organizzare questa serata “horror”, con libro e menu annessi.
Sì, perché l’evento prevede che,
presenziando alla presentazione del libro, con 15€ si potranno avere libro,
panino e birra. Insomma, Andrea ha pensato a tutto, e a proposito dell’incontro
con Danilo, dice: «La presentazione di un libro è sempre una buona occasione
per strizzare l’occhio ad un indirizzo mediatico, quello culturale, che sta
perdendo, anno dopo anno, la giusta e meritoria attenzione. Si tende,
commercialmente parlando, a preferire feste o eventi dai contenuti più blandi,
meno intensi. Mi sono chiesto perché non tentare con un evento del genere? Se
poi il libro in questione è scorrevole, ben scritto, ricco di riferimenti
storici e al tempo stesso profondo ed emozionante, allora ben venga».
L’appuntamento è questa sera in Piazza
Puricelli, 14 presso Sfizihop a partire dalle ore 19. Skål!
Il sito di Danilo Campanella: https://danilocampanella.wordpress.com/
Le pagine Facebook di Sfizihop e di Fermento Portuense:
https://www.facebook.com/SfiziHop/?fref=ts
https://www.facebook.com/FermentoPortuense/?fref=ts