28 aprile 2012

L'inutile e vana lezione della nostalgia


L’inutile e vana lezione della nostalgia. Tutte le parole del mondo sarebbero troppo definite e dovrebbero dare la perfetta misura di ogni mia sensazione. Dovrei star qui a raccontare i dettagli di alcuni anni di vita e starei a rimproverarmi tante cose che ormai non possono più essere ricomposte. Di certo so che ora ho un’ulteriore visione di alcune mie azioni e non-azioni. Il passato ha mille sfaccettature perché molteplici sono le angolazioni da cui guardarlo. Il mio punto di vista, quello dei protagonisti di queste storie, quello dei nudi e crudi fatti. Il passato acquisisce nuovi valori e dà nuovi spunti per il futuro, forse.
E sto scrivendo queste poche righe perché avevo bisogno di mettere nero su bianco che ho un po’ di tristezza nel cuore e di dirmi che passerà, ma anche per ricordarmi che sono estremamente legata a questa melanconia che viene quasi cullata da ogni canzone che mi scelgo in momenti come questo, come quella che sto ascoltando ora…
… e mia sorella oggi compie 18 anni e io ricordo come ci immaginavamo questo momento quando eravamo piccole secoli fa.
… e tornerei volentieri indietro a riprendermi qualche risata e tenerla bene a mente nel caso in cui volessi buttare tutto all’aria come ho già fatto.
… e come ero io a 18 anni…
… e la canzone è finita. Buona vita.



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