20 aprile 2018

Roma Città Fritta - La musica live a Roma con Ilariafritta: Cosmo @ Atlantico Live, 06-04-2018


Proprio in questi giorni l’inarrestabile Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, ha annunciato le date del tour estivo di Cosmotronic, il disco uscito a gennaio per l’etichetta romana 42 Records.
Il tour invernale ha fatto sold out in tantissime città, compresa Roma e io l’ho visto proprio in una di queste date, il 6 aprile scorso all’Atlantico.
Mi piacerebbe poter dire che tutto è stato perfetto, che l’attesa è stata ampiamente ripagata e che sono tornata a casa leggera e felice. Fosse solo per Cosmo, potrei tranquillamente affermarlo. Il problema è che se la location non è all’altezza dell’artista, qualcosa che ti fa storcere il naso non può mancare.
Inizia “Bentornato” e a malapena si distinguono i primi versi della canzone, “Sei la mia città” non sembra lei e molte altre canzoni hanno perso qualcosa durante l’esecuzione, perché il suono arrivava distorto. Quando ho visto i video di amici che erano presenti, ma si trovavano in altri angoli dell’Atlantico, ho notato che invece le canzoni arrivavano in maniera più limpida e il suono era lievemente più pulito. Insomma, bello stare nel “bordello” (e io e i miei amici non eravamo neanche chissà quanto avanti, ma in una posizione central) e nel clima esaltato che un concerto del genere giustamente trasmette, ma perdersi buona parte dell’esperienza per questo motivo fa fare il sangue amaro.
Ma passiamo alle note dolci.
Cosmo è un perfezionista, uno che calcola tutto nel minimo dettaglio e che in quello che fa mette l’anima. Ho seguito, tramite i social, tutti i passi che lo hanno portato a questo tour, le interviste in cui annunciava quello che sarebbe stato, le foto e le storie delle tappe precedenti rispetto a quella romana e l’attesa non ha fatto altro che crescere.
Credo che nessuno si possa ritenere deluso dalla scaletta, c’erano tante canzoni dai primi due album e c’era tutto Cosmotronic, che dal vivo funziona ancora di più. È un disco fatto per essere goduto nella dimensione live e questo lo provano pezzi come “Tutto bene”, “Animali”, “L’amore” (che non a caso sono anche i miei preferiti in assoluto), nei quali l’artista di Ivrea ha trasmesso tutto sé stesso, facendo arrivare le sfumature emotive più profonde contenute nei brani.
Cosmo aveva anche detto che lo show avrebbe fatto assaggiare a chi non è di Ivrea lo spirito dell’Ivreatronic, il collettivo che nella città piemontese organizza le serate di musica elettronica, e così è stato. Tra un brano e l’altro il buon Bianchi si è divertito a costruire architetture sonore che hanno dilatato pezzi come “Le voci”, trasformando il concerto in una sorta di dj set. Carismatico come pochi, Cosmo non ha infine rinunciato a gettarsi sulla folla sulle note di “L’ultima festa”, regalando la degna conclusione delirante ad una serata che del delirio ha fatto la sua bandiera.
E se è vero che “la notte farà il resto”, tutto poi è proseguito con i dj set del collettivo di Ivreatronic e Cosmo stesso ha fatto mattina insieme agli “eroi” che sono rimasti. Io non ero tra questi, ma questa, ahimè, è un’altra storia. 

Ilaria Pantusa
 

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