30 maggio 2012

Quell'anno mia nonna si sposava col Papa


Quell’anno mia nonna si sposava col Papa. Era stata preparata una cerimonia sfarzosa, gli invitati erano molti, autorità da tutto il mondo, un corpo di ballo composto da tutte le persone che avevo conosciuto nella mia vita fino al 5° anno di liceo, che si dibatteva a suon di Beatles.
Io avevo cercato a lungo un abito adeguato. Ne avevo trovato uno a buon prezzo. Quando arrivo alla cerimonia vedo che tutti ballano e cantano. Volevo far parte anche io del corpo di ballo, ma ero vestita di nero e loro di viola, così ero esclusa da ogni passo e non potevo far vedere a mia nonna quanto fossi brava.
Scappo via, offesa e annoiata e mi imbatto in una cosa non ben definita che rotola sanguinante. Improvvisamente da una fogna spunta un braccio sporco e peloso e afferra l’oggetto. Sento un rumore di mandibole al lavoro. Terrorizzata fuggo, corro in una fontana, cerco acqua, temo di essere infetta anche io da quella strana malattia che da settimane sta perseguitando il povero popolo greco. I cannibali li cercano, li infettano, se li mangiano. E anche io sono greca. Corro in uno sgabuzzino, cerco la luce, guardo meglio, altre porte, entro più a fondo, non potranno trovarmi.
Poi mamma mi sveglia e io cerco disperatamente di continuare il sogno, ma non ci riesco.

P.S. Non tentate di psicanalizzarmi, non è una novità la mia instabilità psichica. Piuttosto, questo sogno non vi sembra una meravigliosa metafora della realtà attuale?

1 commento:

Segui il blog, lascia un commento!