30 maggio 2012

New Day


Fare musica con le parole non è facile, certamente. Hanno inventato un linguaggio apposito, composto di segni suoi. I poeti che riuscivano a rendere musicali i loro componimenti usavano figure retoriche, regole metriche, licenze poetiche. Oggi si è soliti avere la licenza poetica per cose che con la poesia non c’entrano nulla, vedi gli errori, vedi le cazzate sparate con troppa leggerezza. Con leggerezza il sole mi colpiva gli occhi e non riuscivo a guardare nello schermo, poi mi sono accorta che il modo per risolvere il problema c’era, e allora ho abbassato la serranda.
Nulla in un nuovo giorno, nulla e tutto, nulla è tutto. Ci sono le solite cose più che altro, le solite soluzioni irrazionali per problemi molto pratici, come i 2 centesimi di accise sulla benzina per tamponare i danni del terremoto in Emilia, l’ormai insensata parata militare del 2 giugno, i rimborsi ai partiti, che gli italiani avevano abolito con un referendum, Alemanno che afferma che gli abbonamenti dell’Atac rimarranno invariati, peccato che io al posto di spendere 18 € ne ho spesi 35€ e il mensile è lo stesso, e i disguidi gli stessi, e io sono stanca che ogni nuovo giorno inizi così, con le cose vecchie.
Robert Smith pensaci tu.


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