Sulla metropolitana, oltre ad osservare la frenesia dei propri concittadini, è interessante anche leggere il classico giornale gratis per ammazzare il tempo fra una stazione e l'altra.
E mentre questo tempo lo si abbatte a suon di parole, ci sono notizie che fanno nascere considerazioni.
Come quella che riguarda gli immigrati in Francia, che lì vivono e lavorano e che hanno indetto per il 1° Marzo uno sciopero.
Proprio così, per un’intera giornata gli immigrati, i “nuovi francesi”, né lavoreranno né faranno acquisti. Loro vogliono difendere la loro dignità dagli attacchi razzisti del governo (si vede che Italia e Francia sono “cugine”, eh?), vogliono educare un sistema che troppo spesso approfitta della loro disperazione, della loro umiltà.
E qui in Italia quanti “nuovi italiani” vorrebbero riacquistare la loro dignità?
Ed ecco che allora ho pensato che sarebbe bello se gli stranieri che lavorano facessero la stessa cosa, mandassero in tilt un sistema che, con l’arroganza di un bambino viziato, usa queste persone e le sminuisce.
Su Facebook è già nato un gruppo volto a diffondere l’iniziativa anche nel Bel Paese. Il nome del gruppo è “Primo Marzo 2010 primo sciopero italiano degli stranieri”. I fondatori sperano che l’iniziativa superi i confini del web e arrivi nelle piazze, diventi realtà.
Così, mentre la Lega Nord si sgola per far sì che agli immigrati siano consentiti solo 6 mesi di cassa integrazione (dato che il lavoro di un italiano vale più di quello di un albanese, giusto?), qualcosa si sta muovendo, perché la dignità di 4 milioni di lavoratori stranieri vale più di un sistema che rischia la paralisi.
Se l’iniziativa vi interessa, ecco il link per iscriversi al gruppo:http://www.facebook.com/group.php?gid=208029527639&ref=search&sid=1195807305.1971973350..1&v=info#/group.php?v=wall&ref=search&gid=208029527639
Nessun commento:
Posta un commento
Segui il blog, lascia un commento!