L’inutile e vana lezione della
nostalgia. Tutte le parole del mondo sarebbero troppo definite e dovrebbero
dare la perfetta misura di ogni mia sensazione. Dovrei star qui a raccontare i
dettagli di alcuni anni di vita e starei a rimproverarmi tante cose che ormai
non possono più essere ricomposte. Di certo so che ora ho un’ulteriore visione
di alcune mie azioni e non-azioni. Il passato ha mille sfaccettature perché
molteplici sono le angolazioni da cui guardarlo. Il mio punto di vista, quello
dei protagonisti di queste storie, quello dei nudi e crudi fatti. Il passato
acquisisce nuovi valori e dà nuovi spunti per il futuro, forse.
E sto scrivendo queste poche
righe perché avevo bisogno di mettere nero su bianco che ho un po’ di tristezza
nel cuore e di dirmi che passerà, ma anche per ricordarmi che sono estremamente
legata a questa melanconia che viene quasi cullata da ogni canzone che mi scelgo
in momenti come questo, come quella che sto ascoltando ora…
… e mia sorella oggi compie 18
anni e io ricordo come ci immaginavamo questo momento quando eravamo piccole
secoli fa.
… e tornerei volentieri indietro
a riprendermi qualche risata e tenerla bene a mente nel caso in cui volessi
buttare tutto all’aria come ho già fatto.
… e come ero io a 18 anni…
… e la canzone è finita. Buona
vita.
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