21 novembre 2010

il Faber dei reietti della vita



I testi di Fabrizio De André hanno sempre avuto la capacità di far riflettere. Con la profondità poetica che lo ha sempre caratterizzato ha scavato nell’animo umano in maniera non sempre indolore. Infatti è stato spesso criticato dai “benpensanti”. Uno dei brani più discussi di De André è sicuramente “Bocca di rosa”, contenuto in “Volume 1” del 1967. In questa canzone si narra la storia di una donna passionale e libertina amata e rispettata dagli uomini del paese e naturalmente invidiata dalle donne “cornute” che la considerano una prostituta. La narrazione è corale, il punto di vista si alterna tra quello delle donne gelose e quello degli uomini salutati dall’amore della donna. Quest’ultima è vista da De André con simpatia e delicatezza.
 
 
 
Infatti Faber ha sempre voluto mettersi dalla parte degli scarti di una società benpensante ed incoerente. Fa lo stesso 30 anni dopo, quando nel 1996 esce “Anime salve”, ultima raccolta di inediti. Apre l’album “Princesa”, una canzone che racconta la storia di un transessuale, Fernando, a partire dalla sua infanzia. A Fernando il suo corpo è sempre andato stretto e la soluzione più adatta per stare bene con la sua vera essenza è l’intervento chirurgico. Fernando morirà in grembo a Fernanda e per lei inizierà una nuova vita, prima in mezzo ad una strada “palcoscenico della sua vita”, poi accanto all’amore trovato in un “avvocato di Milano”. È ancora la poesia a trionfare, è ancora la riflessione a guidare l’ascolto, è Fabrizio De André che non ha mai smesso di cantare i reietti della vita.
 
Maggio 2010

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