Poveri stupidi. Questi fastidiosi ecologisti, ambientalisti, animalisti, sempre ad intromettersi tra le comodità altrui! Eh già, voi che parlate così, mi è capitato di ascoltarvi, voi che l’adolescenza l’avete passata da un po’, magari avete già dei figli e una carriera avviata, oppure no, ma la vostra idea del mondo è ben piantata nell’illusione che negarsi la possibilità di cambiarla quell’idea sia da deboli, da stupidi. Ebbene, voi che siete nati o cresciuti nel periodo in cui il boom economico non aveva saturato l’aria delle vie in cui stendevate i panni o potevate ancora giocare a palla perché le auto erano poche, voi che siete nati e cresciuti un po' più tardi, in quegli anni di piombo in cui l’aria cominciava a pesare proprio come il piombo, voi siete coloro con cui sono più arrabbiata. E parlo di rabbia generazionale, non di questioni personali. Infatti il mondo come è oggi ha il cancro. Quest’ultimo si chiama smog, si chiama sfruttamento delle risorse naturali, si chiama avere più del necessario, si chiama spreco, si chiama NOI.
Voi siete imperdonabili. Nel vostro piccolo potevate fare molto, come ad esempio educare i vostri figli al rispetto per l'ambiente, a non farsi rimbambire dalla tv, a non utilizzare l’auto per un percorso breve quanto una passeggiata di 10 minuti. E invece no, neanche adesso che avreste la possibilità di cambiare abitudini e di chiedere scusa al futuro, non fate altro che volere il ponte sullo stretto, le centrali nucleari e l’ennesimo centro commerciale con annesso parcheggio. Ed io e le generazioni che verranno saremo qui a respirare nuovi tumori e a vedere meno colori, tentando di fare comunque qualcosa, mentre “sul ponte sventola bandiera bianca”.
(Stretto di Messina)
Davvero vale la pena distruggere una tale meraviglia, deturpare un paesaggio così unico e splendido?
P.S. Essendo un’acerrima nemica delle etichette, non pensiate (giammai!!!), che io sia ambientalista, ecologista, animalista e “bacchettonista”. Sono semplicemente una persona che rispetta l’ambiente, la vita e che dunque tenta, con gli unici mezzi che possiede, di far capire che la direzione che stiamo prendendo non è la più giusta, ma solo la più dannosa. Nonostante le comodità.
Nessun commento:
Posta un commento
Segui il blog, lascia un commento!